venerdì 18 gennaio 2013

Op (tical) art....tra tendenza e dèjà-vù .

Garet Pugh 2011





 Alcune delle più famose  collezioni per la prossima primavera estate  2013,  sono ispirate alla Op art (optical art),un’arte astratta il cui termine   apparve per  la prima volta nel 1964   su “Time Magazine” e venne subito  rilevato da un gruppo di pittori di arte astratta  che lo  utilizzarano  esclusivamente, per le loro creazioni. L'Optical Art si sviluppa a New York negli anni della contro-cultura, tra la venerazione dell’eccesso e il culto della psichedelia.
Victor Vasarely e Bridget Riley, gli artisti padri del movimento, cercavano il modo di trasporlo su tela, servendosi di motivi grafici, scientificamente progettati per produrre un senso di straniamento nel fruitore.










B. Riley

L’ipnotico dinamismo prodotto da sequenze ripetute di figure geometriche bianche e nere conquista
immediatamente l’industria della moda, che coglie al volo l’opportunità di ottenere lo stesso effetto sui tessuti.




In principio furono John Bates e Mary Quant a usare i rigorosi geometrismi monocromatici nelle loro creazioni, ma i patterns fanno tendenza e spopolano durante tutti gli anni ’60, diventando un simbolo del periodo.






Nel 1964 una fotografia del designer Ossie Clark e della modella Chrissie Shrimpton incanta la swinging London; lei indossa un total look optical ed è subito icona.
Ossie  Clark 1965

 Nel frattempo la Space Age Collection di P. Cardin porta in orbita i ritmi di linee e losanghe, che si trasformano in futuristici decori per bluse, minigonne e collant.

 Tutti, da  Ives Saint Lauren  a Capucci, da Valentino a Lanvin, si lasciano travolgere dalle fantasie a spirale, dalle curve, dai rettangoli, tipici dell’arte ottica.

Roberto Cappucci  1965

   Per la prossima stagione gli stilisti che hanno sposato  questo filone  sono davvero tanti , da  Marc Jacobs a  Louis Vuitton,  fino a  Moschino, Marni, Ghivency, Balmain, Kors e molti altri
  Ma gli stilisti e chi vuole fare moda non fà altro che  ispirarsi a qualcosa che già c’è o già c’è stato, sembra la parola d’ordine delle tendenze attuali, uomo e donna s’intende. Il ritorno del pied de poule, delle righe, delle linee anni 60..e' tutto un dejà-vù .
 Ciò non significa un passo indietro, anzi! Riprendere con le tecnologie di oggi un gusto per l’estetica di 30/40 anni fà penso sia un’ottima scelta , basta non ricadere nel facile copia-e incolla a volte usato da certi pseudo -stilisti...
 E voi cosa ne pensate della Op (optical) art?

J.Watanabe 2010                                       Bridget Riley artista

Versace 1987                                                                    Balmain S/S 2013

Tania M . Top model anni 60'


Lady Gaga 2012

Louis Vuitton S/S 2013




Coureegès 1968 -.  Sportmax S/S 2013 Coureegeès 1968 -              Sportmax  S/S 2013

Clark 1968-           Marc Jacobs S/S 2013


Couregeès 1968-        Moschino S/S 2013

Marilyn Ph Stern 1962 -    Sportmax code S/S 2013





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Donovan 1966                   Louis Vuitton  S/S 2013
 

Vasarely- Zebre 1937.

Castillo 1960

 
            Vogue 1965


M. KORS  S/S 2013

Bridgit Riley  artista- 1979

MARC JACOBS  S/S 2013

MOSCHINO S/S 2013

                                               Dolce e Gabbana S/S 2013



CURIOSITA'
  •  
 Negli anni Sessanta Vasarely titola diverse sue opere con il nome di stelle e costellazioni, proprio quando l’uomo sta sondando le possibilità dello spazio fino a compiere il viaggio definitivo che lo porterà dalla terra alla luna.Victor Vasarely,  con “Vega 200” nel 1968, portò all'attenzione di un vasto pubblico la Optical art, con una sorta di simulazione della terza dimensione ottenuta nella bidimensionalità di un quadro

 

  •  
   Nel 1969 pop-star David Bowie sceglie per la copertina del suo secondo album “Space Oddity”, proprio un dipinto di Vasarely come sfondo



  •  
     nel  1969, nello stesso anno dello sbarco sulla luna  e di “2001 Odissea nello spazio” di Kubrick.


  •      Nel film " Barbarella", Roger Vadim (1969) cita i  dipinti cinetici di Vasarely






Victor Vasarely

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Ambra