venerdì 25 gennaio 2013

Vasco torna negli stadi..ed io non so cosa mettermi!






 

Sono passati piu' di vent'anni dal mio primo concerto di Vasco,    allora ero una ragazzina. Ricordo il clima di festa, l'atmosfera speciale,  era tutto magico allora...

Negli anni ho continuato a seguire i suoi concerti , seppure con meno assiduita' di prima.  Concerti sempre bellissimi, perennemente sold-out,  pero' negli ultimi ho trovato il pubblico decisamente cambiato, non solo perche' i 18 enni di allora, sono i 40 enni di oggi... anzi! Spesso sono i giovanissimi ad avere minore entusiasmo rispetto al nostro alla loro eta'.


Una volta i cori partivano fuori dai cancelli e dentro lo stadio non finivano mai, e non c'era bisogno di un vocalist  con il microfono che li facesse partire. I concerti di anni fa, non c'entrano niente con quelli di adesso, era tutto più semplice, non esisteva il biglietto prato in versione  "Gold", alla gente  non interessava   andare al concerto vestita  Armani o Dsquared , a noi bastava stare in compagnia,  fare casino cantare fino ad arrivare sconvolti ed esausti a fine concerto.
Io quell'atmosfera magica, senza gabbia *, senza passerelle dove la prima fila era una linea parallela al palco di 60 metri, l'ho vista fino al 2001...l'acqua che volava per tutto il pomeriggio...molto meno giro di denaro con il merchandising...erano altri tempi, e come dice una canzone : erano giorni di grandi sogni..

 Ora  Vasco, torna con 4 date a giugno, ed e' gia' polemica per il prezzo dei biglietti.
Molte le novita', tra cui la sezione prato-gold (venduto ad un prezzo maggiore rispetto al biglietto "prato standard"). Con il biglietto "gold" si potra' accedere all'area sottostante il palco, la cosi' detta " gabbia*". La  "gabbia",  e' sempre stata  un area   principalmente riservata agli iscritti al fans club e a chi, (dopo ore ed ore di attesa davanti ai cancelli),  riusciva ad accappararsi i posti migliori in prima fila.  Inoltre ho scoperto oggi che i titolari di carta American Express potranno effettuare l'acquisto dei biglietti un giorno prima rispetto agli altri... con il rischio di far rimanere senza biglietto i meno fortunati.




 Immagino gia' alcuni ragazzini con i mano il biglietto "Gold",  vantarsi con i coetanei:
"Io ce l'ho "gold"..e tu?". Oppure: " A me il biglietto l'ha comprato il "papi" con la carta    "American Express"...

E  le nuove  fans, come si comporteranno durante il concerto? Provo gia' ad immaginarmele mentre invece di cantare o ballare durante il concerto, verranno tormentate da questi pensieri :  "Speriamo non mi si sciolga il trucco durante il concerto, e soprattutto speriamo che qualche scalmanato non mi rovini la mia maxy- bag  di  "Vuitton".
Non mi ci fate   pensare! Spero non succeda questo, anche se a dire la verita' qualche scena  simile, l'ho gia' vissuta nel  tour del  2008, dove per motivi di lavoro ( mi occupavo di una sponsorizzazione per un brand d'abbigliamento ), ho seguito quasi  tutte le date.



VASCO 08  la band di supporto i Frontiera 
E' stato  divertente , soprattutto per il clima cameratesco instaurato  con la band di supporto (  i Frontiera),   tutti simpaticissimi e alla mano, con alcuni di loro e' nato anche  un bel  rapporto di amicizia, che dura ancora oggi. Il tour e' iniziato a fine maggio all'Olimpico di Roma, ed e' finito   ( il mio fegato ringrazia..) ad ottobre a Torino : tra pre ed after show , non vi dico il mio tasso alcolico di quelle giornate!

 

S.Siro Milano Vasco 08 , Lorenzo Campani dei Frontiera


  Backstage. Milano- S. Siro . Andrea Righi (storico ex musicista di V.R)) e la band i  Frontiera



After Show Roma- Olimpico  2008

 Ed  a giugno 2013 probabilmente tornero' allo stadio per assistere a questi nuovi concerti .  Dopo tutti questi cambiamenti pero', dovro' pensare anche a come vestirmi!   Eh gia'..  perche' Vasco Torna sempre,  tutto cambia.. ed io non so piu' cosa mettermi!!! 



Tanto alla fine indossero' sempre le solite cose : chiodo in pelle, jeans, t-shirt basica e biker   boots. O forse no..quest'anno, quasi quasi  esagero..metto gli gli anfibi. D'altronde non saprei cosa altro mettere, siamo ad  un concerto rock ..non alla settimana della moda ! 






Vi saluto con una citazione tratta da una famosa canzone di Giorgio Gaber , che ho letto in questi giorni
 nella bacheca di alcuni fans di Vasco  Rossi:

Il concerto dello stadio è di sinistra
Mentre i prezzi sono un po' di destr
a. cit. 


G. GABER   


*  la cosiddetta "gabbia" è uno spazio transennato che si trova immediatamente di fronte al palco: nei concerti con decine di migliaia di persone, il suo scopo principale è garantire la sicurezza dei fans delle prime file, in modo che non subiscano la pressione della massa alle loro spalle.







Ambra 
















     














  













                          


 

 

 

 

 

 



 





 








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venerdì 18 gennaio 2013

Op (tical) art....tra tendenza e dèjà-vù .

Garet Pugh 2011





 Alcune delle più famose  collezioni per la prossima primavera estate  2013,  sono ispirate alla Op art (optical art),un’arte astratta il cui termine   apparve per  la prima volta nel 1964   su “Time Magazine” e venne subito  rilevato da un gruppo di pittori di arte astratta  che lo  utilizzarano  esclusivamente, per le loro creazioni. L'Optical Art si sviluppa a New York negli anni della contro-cultura, tra la venerazione dell’eccesso e il culto della psichedelia.
Victor Vasarely e Bridget Riley, gli artisti padri del movimento, cercavano il modo di trasporlo su tela, servendosi di motivi grafici, scientificamente progettati per produrre un senso di straniamento nel fruitore.










B. Riley

L’ipnotico dinamismo prodotto da sequenze ripetute di figure geometriche bianche e nere conquista
immediatamente l’industria della moda, che coglie al volo l’opportunità di ottenere lo stesso effetto sui tessuti.




In principio furono John Bates e Mary Quant a usare i rigorosi geometrismi monocromatici nelle loro creazioni, ma i patterns fanno tendenza e spopolano durante tutti gli anni ’60, diventando un simbolo del periodo.






Nel 1964 una fotografia del designer Ossie Clark e della modella Chrissie Shrimpton incanta la swinging London; lei indossa un total look optical ed è subito icona.
Ossie  Clark 1965

 Nel frattempo la Space Age Collection di P. Cardin porta in orbita i ritmi di linee e losanghe, che si trasformano in futuristici decori per bluse, minigonne e collant.

 Tutti, da  Ives Saint Lauren  a Capucci, da Valentino a Lanvin, si lasciano travolgere dalle fantasie a spirale, dalle curve, dai rettangoli, tipici dell’arte ottica.

Roberto Cappucci  1965

   Per la prossima stagione gli stilisti che hanno sposato  questo filone  sono davvero tanti , da  Marc Jacobs a  Louis Vuitton,  fino a  Moschino, Marni, Ghivency, Balmain, Kors e molti altri
  Ma gli stilisti e chi vuole fare moda non fà altro che  ispirarsi a qualcosa che già c’è o già c’è stato, sembra la parola d’ordine delle tendenze attuali, uomo e donna s’intende. Il ritorno del pied de poule, delle righe, delle linee anni 60..e' tutto un dejà-vù .
 Ciò non significa un passo indietro, anzi! Riprendere con le tecnologie di oggi un gusto per l’estetica di 30/40 anni fà penso sia un’ottima scelta , basta non ricadere nel facile copia-e incolla a volte usato da certi pseudo -stilisti...
 E voi cosa ne pensate della Op (optical) art?

J.Watanabe 2010                                       Bridget Riley artista

Versace 1987                                                                    Balmain S/S 2013

Tania M . Top model anni 60'


Lady Gaga 2012

Louis Vuitton S/S 2013




Coureegès 1968 -.  Sportmax S/S 2013 Coureegeès 1968 -              Sportmax  S/S 2013

Clark 1968-           Marc Jacobs S/S 2013


Couregeès 1968-        Moschino S/S 2013

Marilyn Ph Stern 1962 -    Sportmax code S/S 2013





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Donovan 1966                   Louis Vuitton  S/S 2013
 

Vasarely- Zebre 1937.

Castillo 1960

 
            Vogue 1965


M. KORS  S/S 2013

Bridgit Riley  artista- 1979

MARC JACOBS  S/S 2013

MOSCHINO S/S 2013

                                               Dolce e Gabbana S/S 2013



CURIOSITA'
  •  
 Negli anni Sessanta Vasarely titola diverse sue opere con il nome di stelle e costellazioni, proprio quando l’uomo sta sondando le possibilità dello spazio fino a compiere il viaggio definitivo che lo porterà dalla terra alla luna.Victor Vasarely,  con “Vega 200” nel 1968, portò all'attenzione di un vasto pubblico la Optical art, con una sorta di simulazione della terza dimensione ottenuta nella bidimensionalità di un quadro

 

  •  
   Nel 1969 pop-star David Bowie sceglie per la copertina del suo secondo album “Space Oddity”, proprio un dipinto di Vasarely come sfondo



  •  
     nel  1969, nello stesso anno dello sbarco sulla luna  e di “2001 Odissea nello spazio” di Kubrick.


  •      Nel film " Barbarella", Roger Vadim (1969) cita i  dipinti cinetici di Vasarely






Victor Vasarely

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Ambra








                    






















giovedì 10 gennaio 2013

Pitti Uomo ..alla ricerca dell'autenticita' perduta.



Ciao a tutte,  ieri  ho trascorso l'intera a giornata a Pitti Immagine  Uomo  e sono rimasta piacevolmente colpita dalle nuove linee uomo autunno/inverno e dalla grandissima affluenza di visitatori  e di marchi presenti..   Il tema dei saloni di questa edizione  vede protagonisti i libri in tutta la loro fisicità. Libri che formano un gigantesco skateboard, libri che diventano facciate intere di edifici etc..
L'uomo delle'AI2013/2014 nutre una notevole inclinazione per il lato artigianale e la qualita' delle cose, ed e alla ricerca  di  un autenticita' che sembrava perduta.







 Tra i vari stand visitati, i brand che mi hanno colpito maggiormente sono due: Haikure e Memory's ltd.

  Haikure è un nuovo brand eco-sostenibile che,  nasce in casa , e propone jeans e pantaloni  realizzati con
materiali pregiati, tessuti eco-friendly e completamente MADE IN ITALY. 


Memory's (brand 100% Made in Italy) ,  recupera   le atmosfere passate per portarle nelle future collezioni, fedeli ad una filosofia che va oltre le mode e le tendenze, ma che mira ad attraversare le epoche e a recuperare le origini della nostra storia, creando capi unici utilizzando materiali di recupero che conservano il sapore dell strada.  Quest'anno il brand esponeva all’esterno del padiglione Ynformal l'allestimento dello stand ha voluto ricreare l'atmosfera del famosio film di Federico Fellini "La strada",  presentando i capi in un contesto magico ed affascinante che mi ha ricordato vagamente le mie origini "circensi" (forse è questo il motivo per cui me ne sono innamorata da subito !)







Il film "la strada" fù girato in parte nel famoso Circo Saltanò, con attori e comparse prese da questo circo, tanto che Fellini mutò il nome di Anthony Quinn da Saltanò in Zampanò, mixandolo con Zamperla (cognome di un'altra famosa famiglia circense,a cui la mia famiglia e' stata molto legata), e vinse un Oscar come migliore film straniero nel 1957.

 
  
Ho visitato lo stand del Brand Dt.Martens..e devo dire che questi nuovi anfibi mi hanno conquistato, anche se spero di trovare un modello senza borchie..sicuramente saranno il mio prossimo acquisto e sostituiro' finalmente i miei  biker boots , voi cosa ne pensate?

       


Come accade sempre in  questi eventi il grande spettacolo non sono solo i brand, ma soprattutto i visitatori, lo street style  ci ha regalatoi look più chic ed eleganti, in abbinamento soprattutto ad outfit singolari , a volte ridicoli..quasi clowneschi (per restare in tema circo..).


Dandy style

Pants arrotolati borsa mimetica
Giacca slim -pants mimetici

Cappelli









     
E dopo queste immagini vi saluto, e voi siete andate al  Pitti quest'anno ?
   




 Ambra