Circus in Fashion
La moda è circo. E' spettacolo, è meraviglia, è provocazione.
mercoledì 14 maggio 2014
giovedì 1 maggio 2014
ALTOITALIANO PRIMA APERTURA NEGOZI
A Reggio Emilia il 9 maggio 2014, la storica boutique DRESS ospiterà l’evento inaugurale del nuovo sistema commerciale ALTOITALIANO . Sarà anche il primo negozio “Limited edition”, dedicato ai marchi (per ora solo donna) di fascia alta, estrema ricerca e lusso artigianali che rappresenteranno una selezione top dell’offerta.
Si realizza così l’innovativo progetto nato in
seno a Confesercenti FISMO nazionale, con la collaborazione dello studio Jolty
e lo sviluppo organizzativo di Lugo Next Lab.
La
data del 9 maggio, festa dell'Europa, è stata scelta in omaggio ai valori
fondanti di ALTOITALIANO che sono anche quelli della carta dei diritti
dell'Unione Europea: Dignità, Libertà, Uguaglianza, Solidarietà, Cittadinanza,
Giustizia.
Il
sistema permette ai negozianti di operare senza rischio di invenduto e di
avvalersi di una forte e diversificata promozione grazie all’organizzazione nazionale ed internazionale che gestisce il
sistema. Allo stesso tempo offre alle imprese del Made in Italy una selezione
di negozi diretti, efficaci come una catena di negozi di proprietà, ma senza
gli enormi investimenti che una simile strutturazione richiederebbe.
Il
punto di forza e obiettivo del sistema è la cooperazione tra i protagonisti della filiera della moda dando
vita a un nuovo equilibrio fra distribuzione commerciale e produzione, fra
rischio e redditività, inserendosi sul modello tradizionale di vendita.
Dopo
Reggio Emilia seguiranno, a breve, Aprilia, Sassari ed altre città.
All’evento
del 9 maggio parteciperanno Paolo Galli
ed Ambra Zavatta, fondatori di ALTOITALIANO, i rappresentati di FISMO e
Confersercenti, stampa di settore e stampa locale, produttori e clienti. Sarà
presente inoltre Amanda Marzolini la fashion blogger del blog “Thefashionamy”
ed altri esperti di settore.
L’elenco
delle aperture e dei brand aderenti sono pubblicati sul sito: www.altoitaliano.com
Per
informazioni:
Paolo
Galli cell. 3928714733
Segreteria
ALTOITALIANO info@altoitaliano.com tel/fax 0545 34116, cell. 3355318353
Ufficio
stampa Giulia Ivanov: info@altoitaliano.com
domenica 27 ottobre 2013
ALTOITALIANO CAMBIAMENTI NEL FASHION
Chiedo scusa per la prolungata assenza dal blog, e'stato davvero piacevole in questi mesi, scambiare pareri e commenti con voi blogger, ma i molti impegni presi ed il poco tempo a disposizione, mi hanno impedito di continuare questo piacevolissimo scambio.
In questi mesi, ho collaborato all'ideazione di un progetto denominato "Altoitaliano", che ha come"mission" la salvaguardia dei negozi moda e delle piccole e medie imprese di abbigliamento ed accessori Made in Italy.
Un idea che permette ai negozianti di lavorare unicamenete sul piano delle vendite, senza doversi accollare il rischio della giacenza e dell'invenduto ed alle imprese consente di sviluppare un sistema simile a quello delle catene di negozi diretti dei grandi marchi, senza la necessita'di investimenti solitamente richiesti per allestire una rete capillare di punti vendita propri.Inoltre, si elimina la piaga dell'insoluto, unendo forze e risorse per ottenere risultati promozionali e organizzativi inediti. Dal 2011 ad oggi sono stati chiusi 74.500 negozi in Italia:
un'ecatombe che riguarda in particolare l'abbigliamento, il comparto più colpito
dalla crisi. Chiusi per sempre, spariti nel nulla i negozi di moda, soprattutto
nella fascia medio-alta.
Confesercenti nazionale eFismo ha accolto e fatto sua la proposta cooperazione tra
imprese produttrici e negozi di moda elaborata da Jolty studio associato, in collaborazione con il centro per
l'innovazione Lugonextlab.
Team Altoitaliano |
Alla presentazione del progetto a Roma, il 14 ottobre
scorso, al tavolo insieme a Paolo Galli che ha presentato il progetto di Altoitaliano,
c'erano il Presidente della Fismo nazionale Roberto Manzoni e Mauro
Bussoni, segretario generale Confesercenti.
Al tavolo di discussione e' stata invitata Amanda Marzolini ( che ringrazio personalmente) del fashion blog: "Thefashionamy", la quale ha illustrato a grandi linee le potenzialita' dei fashion blog, e di come le fashion blogger potrebbero collaborare in prima persona in questo progetto.
Durante l' incontro ho fatto un piccolo intervento davanti ai partecipanti,
esprimendo questo concetto : non voglio demonizzare qualsiasi cosa
non sia made in italy, anzi la moda deve essere un mix di brand e
prodotti ( concetto che vive nel mio stesso blog) , ma trovo eccessivo
dare troppo spesso nei consumi la preferenza a capi e accessori di note
catene che costano anche più' del made in Italy stesso.
Inoltre ho illustrato a grandi linee le potenzialità del blog in
ambito moda. Credetemi, se le blogger che collaborano con le aziende ci
credono e lo fanno con passione, serve davvero collaborare con chi
scrive di moda e lifestyle.
- See more at: http://thefashionamy.blogspot.it/2013/10/events-alto-italiano-roma-per.html#sthash.jBCukAun.dpufMauro Bussoni (Confesercenti), Roberto Manzoni (FISMO) Amanda Marzolini e Paolo galli (Jolty) |
Le linee guida generali del progetto,
si basano su due criteri fondamentali:
1)Creare un nuovo attore, ALTOITALIANO, capace
modificare ed innovare radicalmente i ruoli ed i comportamenti di
tutti gli attori (negozianti e aziende di moda) che operano nel settore della moda al fine di eliminare
o ridurre radicalmente rischi ed inefficienze.
2) portare nella filiera della moda ed in particolare nel contesto dell'incentivazione della vendita tutte le tecniche e strategie di marketing più efficaci man mano che si manifestano e servizi innovativi che i singoli negozi e le singole aziende non potrebbero permettersi di ottenere per le loro dimensioni.
2) portare nella filiera della moda ed in particolare nel contesto dell'incentivazione della vendita tutte le tecniche e strategie di marketing più efficaci man mano che si manifestano e servizi innovativi che i singoli negozi e le singole aziende non potrebbero permettersi di ottenere per le loro dimensioni.
Durante l' incontro ho fatto un piccolo intervento davanti ai partecipanti,
esprimendo questo concetto : non voglio demonizzare qualsiasi cosa
non sia made in italy, anzi la moda deve essere un mix di brand e
prodotti ( concetto che vive nel mio stesso blog) , ma trovo eccessivo
dare troppo spesso nei consumi la preferenza a capi e accessori di note
catene che costano anche più' del made in Italy stesso.
Inoltre ho illustrato a grandi linee le potenzialità del blog in
ambito moda. Credetemi, se le blogger che collaborano con le aziende ci
credono e lo fanno con passione, serve davvero collaborare con chi
scrive di moda e lifestyle.
- See more at: http://thefashionamy.blogspot.it/2013/10/events-alto-italiano-roma-per.html#sthash.jBCukAun.dpuf
E' evidente che gli obiettivi di questo
scenario si possono raggiungere solo con la condivisione tra i diversi attori della filiera, trovo inoltre che, le fashion blogger possano apportare un importante contributo alla valorizzazione di questo progetto. Il sistema produttivo e commerciale del made in italy si puo' cambiare soltanto attraverso l'aggregazione e la condivisione.
Tutte le blogger che vorranno collaborare o avere maggiori informazioni riguardo a questo progetto possono scrivere a
questi indirizzi mail: ambra@jolty. it
info@altoitaliano.com
La
riduzione drastica delle vendite ed il conseguente lievitare dei
magazzini, oltre all’incremento dei costi di gestione ed alla pressione
fiscale, hanno indotto molti, moltissimi ad alzare le braccia in segno
di resa. Confesercenti FISMO, per fronteggiare questa emorragia e
rilanciare il settore, ha accolto e fatto sua la proposta di
cooperazione tra imprese produttrici e negozi di moda elaborata da Jolty
Studio Associato, in collaborazione con il centro per
l’innovazione Lugonextlab. Il progetto, denominato ALTOITALIANO, si
propone di creare un nuovo equilibrio fra distribuzione commerciale e
produzione, fra rischio e redditività, inserendosi sul modello
tradizionale di vendita.
Un’idea che permette ai negozianti di lavorare unicamente sul piano delle vendite, senza doversi accollare il rischio della giacenza e dell’invenduto ed alle imprese consente di sviluppare un sistema simile a quello delle catene di negozi diretti dei grandi marchi, senza la necessità di investimenti solitamente richiesti per allestire una rete capillare di punti vendita propri. Inoltre, si elimina la piaga dell’insoluto, unendo forze e risorse per ottenere risultati promozionali e organizzativi inedit
- See more at: http://badolato.weboggi.it/Attualit%C3%A0/26318-Nasce-%E2%80%9CALTOITALIANO%E2%80%9D%2C-la-rete-intelligente-di-produttori-ed-esercenti-contro-la-crisi.html#sthash.FqrtQ77H.dpuf
Un’idea che permette ai negozianti di lavorare unicamente sul piano delle vendite, senza doversi accollare il rischio della giacenza e dell’invenduto ed alle imprese consente di sviluppare un sistema simile a quello delle catene di negozi diretti dei grandi marchi, senza la necessità di investimenti solitamente richiesti per allestire una rete capillare di punti vendita propri. Inoltre, si elimina la piaga dell’insoluto, unendo forze e risorse per ottenere risultati promozionali e organizzativi inedit
- See more at: http://badolato.weboggi.it/Attualit%C3%A0/26318-Nasce-%E2%80%9CALTOITALIANO%E2%80%9D%2C-la-rete-intelligente-di-produttori-ed-esercenti-contro-la-crisi.html#sthash.FqrtQ77H.dpuf
PAGINA FACEBOOK
https://www.facebook.com/altoitaliano
SITO WEB
https://www.altoitaliano.com
Grazie a tutte!
Ambra Z.
Un’idea
che permette ai negozianti di lavorare unicamente sul piano delle
vendite, senza doversi accollare il rischio della giacenza e
dell’invenduto ed alle imprese consente di sviluppare un sistema
simile a quello delle catene di negozi diretti dei grandi marchi, senza
la necessità di investimenti solitamente richiesti per allestire una
rete capillare di punti vendita propri. Inoltre, si elimina la piaga
dell’insoluto, unendo forze e risorse per ottenere risultati
promozionali e organizzativi inediti. - See more at:
http://badolato.weboggi.it/Attualit%C3%A0/26318-Nasce-%E2%80%9CALTOITALIANO%E2%80%9D%2C-la-rete-intelligente-di-produttori-ed-esercenti-contro-la-crisi.html#sthash.FqrtQ77H.dpuf
venerdì 11 ottobre 2013
martedì 16 luglio 2013
RAISON d'ÊTRE: Art behind the LBD
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martedì 11 giugno 2013
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mercoledì 24 aprile 2013
PREVIEW 2014..il ritorno del GRUNGE
Volutamente trasandati, a meta' strada tra hippy e punk: ecco il movimento "GRUNGE", nato nei primi anni 90'. Modo di vestirsi, musica e ideologie avevano un solo scopo, scontrarsi con la normalita'.
Steven Miesel 1992 for Marc Jacobs |
Nel corso degli anni gli stilisti e le case di moda hanno guardato al passato per trovare l'ispirazione all'abbigliamento di oggi. Dopo un revival degli anni 50, 60, 70 ed 80, la tendenze moda del 2014 prende la sua ispirazione dal movimento grunge degli anni 90,e lo rielabora in versione glam.chic
Dries Van Noten 2013 |
Marc Jacobs 1992 for Perry |
Philippe Lim S/S 2013
Ashis 2013
Watanabe f/w 2014
Cheap Monday 2014
Marc Jacobs 1992 for Stieven Miesel |
YSL F/W 2014 |
Nato in contrapposizione all’edonismo dei lussuosi anni 80, dei capi firmati, dei giovani dall’aspetto curato in ogni minima parte, il Grunge si presenta all’inizio degli anni 90 come una prepotente alternativa di nuova moda urbana. Nato a Seattle negli anni 90 ,citta' degli Stati Uniti ai confini con il Canada. Questa tendenza e' stata definita il punto d' incontro tra hippy e punk e il primo movimento dotato di propria musica, moda e ideologia dopo i Sex Pistols. Il termine, preso direttamente dallo slang americano, deriva dall’aggettivo “grungy” che significa “sporco”, “sudicio” e vuole volutamente infrangere i canoni dell’estetica e del perbenismo incline al buon gusto. Ma essere “Grunge”, negli anni 90, non era solo indossare jeans sdruciti, camicie a quadrettoni di flanella sotto povere felpe slabbrate, calzando scarpe sporche e scucite… essere grunge, negli anni 90 rappresentava un vero e proprio stile di vita.
Jhonny Depp e Kate Moss , celebrity grunge anni 90
In questo caso il pioniere per eccellenza dello stile grunge ha il volto e il nome dell’indimenticabile Kurt Cobain scomparso il 5 aprile del 1994, leader indiscusso della band Nirvana, una band che nasce a Seattle e che grazie al suo stile alternativo ruppe ogni norma conformista ed ottenne un successo planetario
L’industria del pronto moda, sempre sensibile a recepire i fermenti
che provengono dal basso, iniziò quindi ad attivarsi e ad occuparsi
febbrilmente di questo fenomeno per poter vendere ai suoi prezzi lo
stile povero chiamato Grunge.
Ed ecco alcune immagini dei personaggi icona del "grunge style " dei giorni nostri
Alicia Silverstone, K. Moss, G. Jagger, Taylor Momsen,M. Barton | . |
E voi cosa ne pensate dello stile grunge?
Pensate che sia ancora attuale, oppure' che sia una tendenza destinata a passare in fretta?
Nel frattempo i miei prossimi acquisti saranno a base di tartan e jeans destroy.. :-)
Un bacio a tutte!
Ambra
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